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Paola Barocchi
L'inizio della carriera universitaria
Dal 1951 al 1953 fruì di una borsa di perfezionamento del Ministero della Pubblica Istruzione e il 1° novembre 1957 fu nominata assistente volontaria alla cattedra di Storia dell’arte medievale e moderna della Facoltà di Magistero di Firenze. Il 28 marzo 1959 ottenne l’abilitazione alla libera docenza in Storia dell’arte medievale e moderna, da una commissione fornata da Roberto Longhi, Mario Salmi e Anna Maria Brizio, che fu poi confermata il 30 maggio 1964. Iniziò così la lunga carriera di docenza universitaria, con un incarico che la portò lontano dalla sua Firenze: nel 1959 fu incaricata dell’insegnamento di Storia dell’arte medievale e moderna nella Facoltà di Magistero dell’Università di Lecce e dal 1960 anche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della medesima università. Quasi dieci anni fatti di interminabili viaggi sulla linea ferroviaria Firenze-Lecce, con l’inseparabile macchina per scrivere chiusa in una valigetta e le lunghe chiacchierate con i colleghi e compagni di trasferta.
Dettagli

«[a Lecce] vi insegnavano infatti coloro che sarebbero divenuti, nel corso di pochi anni, cattedratici assai notevoli: da Capitani a Nenci, a Melandri, a Chiodi, Marti, Vanna Gentili, al mio assistente Menichetti, il futuro filologo romanzo dell’Università di Friburgo. A questo insieme di giovani, validissimi docenti, lei dava struttura organizzativa nel senso migliore della parola, con quell’arte che per natura possedeva nel disporre le persone, gli eventi e le idee a far luce e mettere ordine nelle cose del mondo, fra le quali c’era la nascente Università salentina, di per se stessa abbastanza informe.»

Maria Corti, Paola Barocchi nel ‘mio libro della memoria’, in «Studi di Memofonte», 19, 2017, pp. 17-20 (già «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia», s. 4, 6, n. 1, 2001, pp. 249-254)

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