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Allestimenti museali: le vetrine
Esporre per conservare, esporre per far vedere
Progettate per esporre e allo stesso tempo proteggere opere particolarmente fragili o di piccolo formato, le vetrine sono uno degli elementi essenziali dell’allestimento di un museo. Fin dalla loro comparsa, ancor prima di approdare in un ambito specificamente museale, teche e vetrine sono state intese non solo come puri contenitori ma anche come strumenti per mettere in valore gli oggetti esposti, combinando funzionalità ed estetica. La loro progettazione varia a seconda del contesto espositivo, del tipo di museo e degli oggetti da collocarvi, e nel corso del tempo ha costantemente rispecchiato l’evolversi delle modalità espositive, prestandosi a interpretazioni di tipo diverso, schematicamente riassumibili tre diverse categorie: vetrine in stile, di design, integrate.
La documentazione visiva nel "Bollettino d'arte"
Nel 1907 Corrado Ricci, nominato Direttore generale delle antichità e belle arti da appena un anno, congedava l’organo di stampa ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione – «Gallerie Nazionali Italiane: Notizie e documenti» – che dal 1894 aveva accompagnato, registrato e divulgato la formazione del patrimonio pubblico nel giovane Regno d’Italia.
Lo scopo di catalogare il patrimonio nazionale, cui ambiva il primo periodico governativo sulle Belle arti, era venuto meno alla soglia del nuovo secolo assecondando, da un lato, variazioni strutturali nella gestione istituzionale dei beni storico-artistici pubblici; dall’altro, il taglio metodologico della storia dell’arte, che entrava formalmente all’università. Il progetto editoriale del «Bollettino d’arte» giungeva infatti mentre il Parlamento era al lavoro sul decreto per la Formazione del catalogo delle cose d’interesse storico, archeologico e artistico, che avrebbe delegato al nuovo assetto normativo le procedure di individuazione, riconoscimento e acquisizione del patrimonio pubblico, così determinando una netta distinzione tra gli strumenti della catalogazione e quelli dell’analisi storico-critica.
Il «Bollettino d’arte» si proponeva dunque di assumere una forma editoriale più prossima a quella delle prime riviste di settore: al contenuto informativo su raccolte, acquisizioni e restauri doveva essere capace di sommare un contributo specialistico agli studi di storia dell’arte. A distanza di oltre un secolo dalla sua nascita, lo scopo appare raggiunto. Dalle pagine della rivista emergono numerosissime fonti visive che testimoniano non soltanto le qualità materiali e formali delle opere rinvenute, studiate o conservate sul territorio nazionale, ma anche impianto espositivo che funzionari, architetti e studiosi diedero loro nei musei pubblici, perché fossero restituite alla fruizione. Il repertorio di fotografie e incisioni che si può riunire grazie al censimento capillare del «Bollettino d’arte» è anzi in grado favorire due metodi d’indagine complementari: l’approccio comparativo, che consente di interpretare differenze e tangenze museografiche e museologiche sull’asse sincronico; quello storiografico, che permette di ricostruire, in alcuni casi per intero, la storia del singolo museo, mettendo in relazione decine di immagini che attraversano l’ultimo secolo di storia.
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1.
Vetrine "in stile"
Le vetrine in stile sono caratteristiche soprattutto dei musei di ambientazione, i cui allestimenti erano progettati per evocare una specifica atmosfera storica, stilistica o culturale, nell’intento di comunicare ai visitatori il gusto di un’epoca o del contesto di provenienza degli oggetti esposti.
2.
Vetrine di design
Tra il secondo e il terzo decennio del Novecento – quando in molti musei erano ancora utilizzate le vetrine in stile, oppure teche e armadiature esclusivamente funzionali, prive di qualsiasi connotazione estetica – in alcune ristrutturazioni museali cominciano ad apparire espositori appositamente progettati, che alla funzione pratica di esporre e proteggere gli oggetti associano una particolare attenzione all’innovazione progettuale e a un’estetica semplificata, più o meno esplicitamente ‘moderna’.
3.
Vetrine integrate nell'architettura
Le vetrine integrate iniziano a diffondersi poco prima della metà del XX secolo e si differenziano dalle precedenti tipologie perché sono progettate per fondersi completamente con l’architettura dello spazio espositivo.
1.
Vetrine "in stile"
Le vetrine in stile sono caratteristiche soprattutto dei musei di ambientazione, i cui allestimenti erano progettati per evocare una specifica atmosfera storica, stilistica o culturale, nell’intento di comunicare ai visitatori il gusto di un’epoca o del contesto di provenienza degli oggetti esposti.
Realizzate in materiali differenti – legni pregiati, spesso intagliati; ottone o ferro battuto, usati per la struttura o per alcuni dettagli decorativi; vetri, talvolta anche molati o decorati – svolgevano un ruolo sia funzionale che decorativo, integrandosi con le decorazioni degli interni.
Nei musei di ambientazione le vetrine in stile erano parte integrante dell’esperienza visiva e contribuivano a comunicare le caratteristiche della collezione, favorendo un dialogo diretto tra oggetti e contesto.
Una galleria di casi
2.
Vetrine di design
Tra il secondo e il terzo decennio del Novecento – quando in molti musei erano ancora utilizzate le vetrine in stile, oppure teche e armadiature esclusivamente funzionali, prive di qualsiasi connotazione estetica – in alcune ristrutturazioni museali cominciano ad apparire espositori appositamente progettati, che alla funzione pratica di esporre e proteggere gli oggetti associano una particolare attenzione all’innovazione progettuale e a un’estetica semplificata, più o meno esplicitamente ‘moderna’.
Con l’avanzare del secolo, questa tipologia di vetrine diventerà terreno di sperimentazione museografica, integrando anche i primi elementi tecnologici (illuminazione, dispositivi di sicurezza), e vivrà una stagione particolarmente felice nel secondo dopoguerra, con le celebri realizzazioni di architetti come Carlo Scarpa, Franco Albini, Franco Minissi e altri.
Una galleria di casi
3.
Vetrine integrate nell'architettura