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Paola Barocchi
La Fondazione Memofonte
La lunga esperienza di Paola Barocchi presso la Scuola Normale Superiore si è chiusa nel 2001, anno del suo pensionamento. Già un anno prima era partita l’organizzazione di una nuova fase della vita e del lavoro della studiosa. Intenzionata a continuare il suo percorso di digitalizzazione delle fonti, ancora desiderosa di dar voce alla sua vocazione di Maestro, fondò un’Associazione, una nuova creatura tra le mura del palazzo fiorentino della famiglia Barocchi, studiata per continuare il cammino di ricerca degli ultimi anni e in grado di custodire in futuro un’eredità materiale ma soprattutto culturale: la Memofonte, che divenne Fondazione nel 2006.
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Con la S.P.ES. la Memofonte ha una comune base di intenti. Basta leggere il prosieguo del nome: «Studio», non più «per edizioni scelte», ma «per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche». Nella Memofonte Paola Barocchi, sempre vigile interprete della realtà culturale, ha traghettato e ampliato gli intenti di diffusione e messa a disposizione di fonti e ricerche: non più sul supporto cartaceo, ma in versione digitale. E poi il logo: ancora il Dialogo delle Imprese militari e amorose di Paolo Giovio, questa volta con l’impresa di Maria d’Aragona, «la quale è due mazzi di miglio maturo legato l’uno all’altro, con un motto che diceva SERVARI ET SERVARE MEUM EST, perché il miglio di natura sua, non solamente conserva se stesso da corruttione, ma anchora mantiene l’altre cose che gli stanno appresso, che non si corrompano».

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